Ma ora analizziamo la vita di questo filosofo, Socrate.
Socrate è nato in Grecia, più precisamente ad Atene, nel 469 d.C ed è morto nel 399.
Nonostante suo padre fosse scultore, mentre sua madre levatrice (=ostetrica), Socrate venne educato alla maniera dei giovani benestanti. In questo modo Socrate poté dedicarsi alla poesia e alla musica.
Socrate viene ricordato come un cittadino esemplare, ad esempio nel 432 d.C combattè nella battaglia di Potidea riuscendo a salvare Alcibiade, ormai ferito.
Grazie a sua moglie, Santippe, Socrate ebbe 3 figli.
Si distinse anche ad Atene, nella quale rispettò sempre le leggi ed intraprese l' attività di educatore delle giovani menti.
Molte testimonianze, arrivate fino a noi, ci fanno comprendere quanto Socrate fosse una brava persona: uomo serio, equilibrato, amava la compagnia, reggeva il vino, si divertiva stando però nei limiti.
Socrate venne condannato al rogo nel 399 a.C dal generale ateniese Trasibulo. Secondo quest' ultimo infatti Socrate, misconosceva gli dei tradizionali della città, introducendone sempre di nuovi e corrompeva i giovani.
Socrate non scrisse nulla; di lui infatti possediamo solo varie testimonianze indirette, come per esempio quelle di Platone (suo fedele discepolo), Eschine, Senofonte ed Antistene.
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