Filosofia significa amore del sapere.
Secondo la tradizione il termine sarebbe una creazione del filosofo Pitagora, vissuto tra il VI e il V secolo a.C.
La parola indica un’aspirazione dell’uomo alla conoscenza vera, tendenza che non può aver fine, perché solo agli dei è concesso il possesso pieno della verità.
Secondo la tradizione il termine sarebbe una creazione del filosofo Pitagora, vissuto tra il VI e il V secolo a.C.
La parola indica un’aspirazione dell’uomo alla conoscenza vera, tendenza che non può aver fine, perché solo agli dei è concesso il possesso pieno della verità.
Lo scopo della filosofia è dunque il desiderio di conoscere la verità.
Secondo Platone e Aristotele questo bisogno nasce dalla meraviglia che prova l’uomo quando si pone davanti all’universo come un Tutto e si chiede quale ne sia l’origine e il fondamento e quale posto occupi egli stesso in questo universo.
Secondo Platone e Aristotele questo bisogno nasce dalla meraviglia che prova l’uomo quando si pone davanti all’universo come un Tutto e si chiede quale ne sia l’origine e il fondamento e quale posto occupi egli stesso in questo universo.
I contenuti della filosofia sono le domande, le più generali possibili, che l’uomo si pone per tentare di comprendere la totalità del reale.
Domande che riguardano tutti gli uomini in quanto uomini, che si riferiscono soprattutto ai problemi del conoscere e dell’essere.
Domande che riguardano tutti gli uomini in quanto uomini, che si riferiscono soprattutto ai problemi del conoscere e dell’essere.
La filosofia si pone come impostazione unitaria della conoscenza, e come discussione dei suoi limiti e delle sue possibilità.
Da essa in passato sono scaturite le singole scienze. La filosofia ha ceduto ad esse la trattazione tecnica dei vari argomenti, ma non la trattazione filosofica, ossia l’esame critico ed unitario delle conoscenze, che rappresenta in definitiva il nucleo centrale della cultura.
La filosofia mantiene il suo senso anche dopo il trionfo delle scienze particolari, perché esse rispondono solo a domande sulla parte e non sul “tutto”.
Da essa in passato sono scaturite le singole scienze. La filosofia ha ceduto ad esse la trattazione tecnica dei vari argomenti, ma non la trattazione filosofica, ossia l’esame critico ed unitario delle conoscenze, che rappresenta in definitiva il nucleo centrale della cultura.
La filosofia mantiene il suo senso anche dopo il trionfo delle scienze particolari, perché esse rispondono solo a domande sulla parte e non sul “tutto”.
Insegnare a vivere senza la certezza e tuttavia senza essere paralizzati dall’esitazione è forse la funzione principale cui la filosofia può ancora assolvere.
La filosofia mira ad una spiegazione puramente razionale della totalità che vuole indagare.
Essa va, con la ragione, oltre l’esperienza e i fenomeni per trovare le cause della realtà.
Perciò si può dire che Filosofia e Scienza sono due facce della medesima razionalità.
Essa va, con la ragione, oltre l’esperienza e i fenomeni per trovare le cause della realtà.
Perciò si può dire che Filosofia e Scienza sono due facce della medesima razionalità.
La filosofia fu una creazione greca.
I greci introdussero il logos, l’uso esclusivo della ragione nelle riflessioni sul Tutto. Questa scoperta greca condizionerà tutta la cultura occidentale.
I greci introdussero il logos, l’uso esclusivo della ragione nelle riflessioni sul Tutto. Questa scoperta greca condizionerà tutta la cultura occidentale.
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