lunedì 1 gennaio 2018

Parmenide

Parmenide viene definito quale il "filosofo dell' unità e della stabilità".
Questo' ultimo visse ad Elea, dove scrisse "Sulla natura", ossia un poema in versi.
Nel proemio Parmenide immagina di essere trasportato da un carro trainato dalle Muse alle porte del Sole e di ricevere da una delle dee la rivelazione sulla verità,  che poi sarà suo compito riferire al mondo.
Secondo questo filosofo, l' essere è ed il non essere non esiste e non può neanche essere di conseguenza pensato.

"E' necessario il dire e il pensare che l' essere sia: infatti l' essere è, il nulla non è."

E' proprio con Parmenide che nasce l' ontologia, ovvero la scienza che studia l' essere in quanto essere e nelle sue caratteristiche universali.
Inoltre con Parmenide inizia anche l' attitudine a valutare con scrupolo ogni tesi e a sostenerla con argomentazioni razionali.
Il filosofo preferisce intendere "l' essere" come UNO, NECESSARIO, IMMOBILE, FINITO, OMOGENEO ed ETERNO.

ESSERE INGENERATO E IMPERITURO= ESSERE NON NASCE E NON MUORE
ESSERE ETERNO= ESSERE NON HA PASSATO NE' FUTURO
ESSERE IMMUTABILE E IMMOBILE= CONTAMINAZIONE TRA A E B, UNO DIFFERENTE
ESSERE FINITO= ESSERE SFERA OMOGENEA ED UGUALE A SE' STESSA


Con questo filosofo e la sua riflessione riguardanti le caratteristiche dell' essere, iniziano ad essere introdotti alcuni principi logici fondamentali, che sono:
-Principio di identità=> A=A=> l' essere è uguale a se stesso
-Principio di non contraddizione=> l' essere è e non può non essere
-Principio del terzo escluso=> l' essere o è o non è






















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