lunedì 1 gennaio 2018

Empedocle

Nel poema sulla natura Empedocle descrive la nascita dell'universo a partire dalla situazione originaria di una totalità indifferenziata, lo sfero, in cui si mescolano e confondono il fuoco, l'acqua, la terra e l'aria che rappresentano le "quattro radici", ossia  i quattro elementi primordiali.

Quest' ultimi sono eterni, immutabili, quindi non possono cambiare,   ed uguali a se stessi. 
Tutti possono essere divisi in parti più piccole, il fatto è che ogni particella ottenuta conserverà sempre la stessa qualità che aveva inizialmente.
Il filosofo Empedocle ipotizza che vi siano due forze cosmiche, l'amore e l'odio
Le forze presiedono rispettivamente all'unione e alla separazione dei principi iniziali.
Mescolando o dividendo  le quattro radici, le forze determinano la generazione e la dissoluzione di qualsiasi cosa.
Secondo Empedocle la nascita e la morte, sono da attribuire alla mescolanza e alla separazione di elementi originari che rimangono qualitativamente uguali.
L'azione delle forze cosmiche non si ferma mai, ed è in continua trasformazione ed evoluzione.  

Per concludere possiamo dire che l'esistenza per Empedocle costituisce il momento intermedio, ovvero la tensione tra i due estremi, che sono amore  ed odio.





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