L' argomentazione del terzo uomo è un ragionamento critico formulato da Aristotele; ed è rivolto ad un particolare aspetto della dottrina platonica delle idee. Questa mette in discussione la trascendenza delle idee rispetto agli enti sensibili.
L' argomento del terzo uomo è però già presente nel "Parmenide" di Platone a dimostrazione delle contraddizioni intrinseche alle dottrine eleatiche.
Poichè la somiglianza delle cose è determinata dalla loro comune idea, e questa determinazione è a sua volta un rapporto di somiglianza tra cose ed idea, sarà quindi necessaria una nuova idea per poter determinare questa somiglianza, e così via per sempre, all' infinito.
In questo caso il "terzo uomo", appunto; di fatti nell' esempio si parte dai singoli uomini e dall' idea dell' uomo, servirà perciò il "quarto uomo".
martedì 22 maggio 2018
lunedì 21 maggio 2018
La metafisica
Secondo il filosofo, Aristotele, l' essere si identifica con la sostanza individuale, il vero "essere dell' ente".
Nell' essere dell' ente vi sono tutti gli altri modi d' essere dell' essere, che sono 10, (attributi) ovvero:
1. SOSTANZA
2. QUALITA'
3. QUANTITA'
4. RELATIVISMO
5. LUOGO
6. TEMPO
7. AGIRE
8. PATIRE
9. STATO
10. SITUAZIONE
In ambito ontologico, la sostanza è il soggetto reale cui vi sono le diverse categorie, cioè i differenti modi d' essere.
In ambito logico, la sostanza è il soggetto logico che regge i vari predicati, basti pensare all' anlisi logica in italiano.
La sostanza è materia e forma.
"Materia" in quanto è l' elemento che possiede la POTENZA, e "forma" perché è l' elemento stabile, permanente e riconoscibile delle cose, le cose sono in ATTO.
Tramite i concetti di forma e materia, ATTO e POTENZA, il filosofo Aristotele risolve il complicato problema del divenire: per Aristotele infatti le trasformazioni ed i cambiamenti che osserviamo e notiamo nel mondo sono dovuti al passaggio dalla potenzialità della materia all' attualità della forma.
Ogni cosa in atto è atto rispetto a tutto ciò che la precede, ma è potenza rispetto a ciò che la succede. Ad esempio il pulcino è atto rispetto all' uovo ma potenza rispetto alla gallina.
Infine, l' atto ha priorità sia dal punto di vista della sostanza, che dal punto di vista del valore.
Nell' essere dell' ente vi sono tutti gli altri modi d' essere dell' essere, che sono 10, (attributi) ovvero:
1. SOSTANZA
2. QUALITA'
3. QUANTITA'
4. RELATIVISMO
5. LUOGO
6. TEMPO
7. AGIRE
8. PATIRE
9. STATO
10. SITUAZIONE
In ambito ontologico, la sostanza è il soggetto reale cui vi sono le diverse categorie, cioè i differenti modi d' essere.
In ambito logico, la sostanza è il soggetto logico che regge i vari predicati, basti pensare all' anlisi logica in italiano.
La sostanza è materia e forma.
"Materia" in quanto è l' elemento che possiede la POTENZA, e "forma" perché è l' elemento stabile, permanente e riconoscibile delle cose, le cose sono in ATTO.
Tramite i concetti di forma e materia, ATTO e POTENZA, il filosofo Aristotele risolve il complicato problema del divenire: per Aristotele infatti le trasformazioni ed i cambiamenti che osserviamo e notiamo nel mondo sono dovuti al passaggio dalla potenzialità della materia all' attualità della forma.
Ogni cosa in atto è atto rispetto a tutto ciò che la precede, ma è potenza rispetto a ciò che la succede. Ad esempio il pulcino è atto rispetto all' uovo ma potenza rispetto alla gallina.
Infine, l' atto ha priorità sia dal punto di vista della sostanza, che dal punto di vista del valore.
sabato 19 maggio 2018
ll progetto filosofico di Aristotele
Aristotele sostiene che qualsiasi disciplina ha OGGETTO, METODO e FINI.
Aristotele stabilisce una chiara ed intima relazione tra i differenti tipi di sapere e la realtà delle cose.
Per questo filosofo, infatti, vi è una corrispondenza tra la struttura dell' essere e la sua rappresentazione in campo scientifico, ossia che le conoscenze rinviano sempre alle cose.
Si può quindi ben capire che Aristotele aspira ad una interpretazione unitaria e razionale della realtà, o meglio Aristotele è totalmente convinto che questo sia proprio il compito della filosofia.
Aristotele suddivide le scienze in 3 gruppi:
1. SCIENZE TEORETICHE (o conoscitive)
2. SCIENZE PRATICHE
3. SCIENZE PRODUTTIVE (o poietiche)
1. SCIENZE TEORETICHE
= METODO DIMOSTRATIVO
= ESSERE IN QUANTO ESSERE, ENTI NATURALI E TERRESTRI, ENTI NATURALI
ARITMETICI
= CONOSCENZA DISINTERESSATA DELLA REALTA'
2. SCIENZE PRATICHE
= METODO NON DIMOSTRATIVO
= STUDIO DEL COMPORTAMENTO INDIVIDUALE, STUDIO DEL COMPORTAMENTO
COLLETTIVO
= ORIENTAMENTO DEI COMPORTAMENTI VERSO LA FELICITA' INDIVIDUALE,
ORIENTAMENTO DEI COMPORTAMENTI VERSO LA FELICITA' COLLETTIVA
3. SCIENZE PRODUTTIVE
= METODO NON DIMOSTRATIVO
= OGGETTI PRODOTTI SECONDO LIBERA CREATIVITÀ
= MANIPOLAZIONE DI OGGETTI O REALIZZAZIONE DI OPERE
Aristotele stabilisce una chiara ed intima relazione tra i differenti tipi di sapere e la realtà delle cose.
Per questo filosofo, infatti, vi è una corrispondenza tra la struttura dell' essere e la sua rappresentazione in campo scientifico, ossia che le conoscenze rinviano sempre alle cose.
Si può quindi ben capire che Aristotele aspira ad una interpretazione unitaria e razionale della realtà, o meglio Aristotele è totalmente convinto che questo sia proprio il compito della filosofia.
Aristotele suddivide le scienze in 3 gruppi:
1. SCIENZE TEORETICHE (o conoscitive)
2. SCIENZE PRATICHE
3. SCIENZE PRODUTTIVE (o poietiche)
1. SCIENZE TEORETICHE
= METODO DIMOSTRATIVO
= ESSERE IN QUANTO ESSERE, ENTI NATURALI E TERRESTRI, ENTI NATURALI
ARITMETICI
= CONOSCENZA DISINTERESSATA DELLA REALTA'
2. SCIENZE PRATICHE
= METODO NON DIMOSTRATIVO
= STUDIO DEL COMPORTAMENTO INDIVIDUALE, STUDIO DEL COMPORTAMENTO
COLLETTIVO
= ORIENTAMENTO DEI COMPORTAMENTI VERSO LA FELICITA' INDIVIDUALE,
ORIENTAMENTO DEI COMPORTAMENTI VERSO LA FELICITA' COLLETTIVA
3. SCIENZE PRODUTTIVE
= METODO NON DIMOSTRATIVO
= OGGETTI PRODOTTI SECONDO LIBERA CREATIVITÀ
= MANIPOLAZIONE DI OGGETTI O REALIZZAZIONE DI OPERE
Aristotele
Nel 367 si reca ad Atene, dove studia presso l' Accademia di Platone.
Il "maestro" di Aristotele è Platone, di lui condivide ideali e posizioni in ambito filosofico.
Aristotele approfondisce poi anche studi di biologia marina.
Nel 342 si trasferisce a Pella e vi rimane per 3 anni come precettore di Alessandro, che di lì a poco avrebbe ereditato il trono di Macedonia.
Nell' anno 355 a.C Aristotele ritorna ad Atene. Qui fonda il Liceo, una propria scuola, in cui si dedica all' insegnamento e all' approfondimento delle sue ricerche in tutti i campi del sapere.
Nel 323 a.C Aristotele viene accusato ingiustamente di empietà, a motivo della sua vicinanza al governo macedone. A quel punto, Aristotele è costretto a ritirarsi in esilio presso la città di Calcide in Eubea, dove morirà l' anno successivo.
Alla guida del Liceo vi rimane il suo fedele discepolo, Teofrasto.
Le opere di Aristotele si diversificano per "materia"=
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La Poetica aristotelica
Nella Poetica il filosofo greco Aristotele (384-322 a.C.) studiò la natura e il fine della creazione poetica. Nell’introduzione l’autor...